Nel 1888, l’Amministrazione Comunale di Catanzaro deliberò per l’istituzione di una “Antica Scuola di Arti e Mestieri“, per l'insegnamento delle arti della seta, ceramica, falegnameria e meccanica. Per la sede, fu scelta un'area urbana denominata "fuori le porte", che l’Amministrazione aveva deciso di recuperare,
dove sorgeva una vecchia palazzina, utilizzata come caserma di fanteria.
Ottenuto il Decreto ministeriale nel 1889, nel 1905 si progettò l’attuale sede e nel 1907, divenne “Regi
a Scuola Industriale”. I primi anni di attività vennero espletati presso il vecchio edificio dell’Orfanotrofio maschile. Progetti e lavori furono più volte modificati, sospesi e ripresi a causa dei terremoti del 1905 e del 1908. lI progetto definitivo venne redatto dall’ing. Domenico De Francesco ed i lavori affidati all’impresa Davide Rossi. Il fabbricato fu realizzato su un’area di 3.306 mq., concessa gratuitamente dal Comune.
La facciata fu progettata dall’ing. Antonio Rosati con la collaborazione dei professori Illuminati e Sparaciari della “Regia Scuola Industriale” di Terni. Il risultato è una pregevole opera d’arte dalle linee semplici ed eleganti, adorna di figure simboliche, tra cui l’ape operaia, che forniscono un insieme allegorico di grande impatto. La scuola fu inaugurata nel 1912 e nel 1929 intitolata alla memoria del tenente catanzarese Ercolino Scalfaro, caduto eroicamente nella Prima Guerra Mondiale. Nel 1948 si procedeva alla sopraelevazione della originaria struttura con l’esecuzione di una grande scalinata, di grande impatto architettonico, che completa l’ampio atrio e conduce ai piani superiori; restava da completare l’inserimento dell’area relativa alla struttura della vecchia tranvia, ormai dismessa. Tale ampliamento, purtroppo, non è stato mai realizzato.
Nel 1992, l’Amministrazione ha proceduto ad una ingegnosa e costosissima ristrutturazione che, rispettosa dell’architettura originale, ha reso l’Istituto uno dei più moderni edifici ubicato nel cuore pulsante della città, accanto al simbolo del lavoro “Il Cavatore”, opera del maestro Giuseppe Rito.
All’interno, oltre agli ambienti destinati ad aule, laboratori, uffici di Presidenza ed Amministrazione, si trovano: una Biblioteca denominata “Sala degli Ottagoni”, caratterizzata da un prezioso soffitto a cassettoni, e l’Aula Magna denominata “Il Cenacolo” che, spesso, ospita interessanti iniziative culturali volte ad interpretare e rispondere ai bisogni del territorio, a promuovere rapporti di collaborazione con le realtà istituzionali, a fare in modo che la realtà esterna sia parte integrante della Scuola. Nel corso della sopracitata ristrutturazione, inoltre, l’Amministrazione Provinciale ha realizzato un altro edificio attiguo al primo, cui si accede sia dal lato posteriore dell’Istituto che dalla vicina via Vincenzo Cirimele. La nuova struttura è attualmente destinata ad ospitare classi del biennio, grazie alla presenza dei laboratori di Fisica, Chimica, Tecnologia e tecniche di rappresentazione grafica.