L'ITST "E. Scalfaro" all'insegna dell'eccellenza
La dirigente dell’ITST “E. Scalfaro” di Catanzaro Teresa Romano ha recentemente commentato il risultato ottenuto da Francesco Gabriele, IV C indirizzo Elettronica. Ringraziando per la disponibilità tutti i docenti del consiglio della classe IV C e, in particolare, i professori Eleonora Benedetti, Felice Molinaro e Fausto Rafeli, afferma che, senza dubbio, la scuola ha raggiunto ancora una volta l’obiettivo di valorizzare sotto ogni aspetto i propri alunni, accompagnandoli nel loro percorso di formazione e crescita personale.
Francesco Gabriele, infatti, ormai ex studente, potrebbe scrivere con successo il manuale dello studente esemplare.
Si tratta di una vera eccellenza del nostro Istituto, tanto che può essere considerato un modello per i risultati raggiunti, grazie alle sue doti intellettive ma anche, e soprattutto, per l’impegno e la perseveranza nei suoi studi.
La sua storia è semplice ma emblematica: non appagato dall’ottimo percorso di studi con indirizzo Elettronica, dopo aver chiesto consiglio alla famiglia e ai suoi professori, decide di proporsi per un’impresa, prevista dall’ordinamento scolastico, che molti considerano proibitiva: il “ salto”, cioè il passaggio dalla quarta classe agli esami di Stato!
Le sue motivazioni sono tante e senza dubbio valide, ma su tutte campeggia quel desiderio di progredire, di porsi obiettivi più importanti, orizzonti più ampi. Così, i suoi docenti di classe sono diventati i suoi tutor, la famiglia e i compagni di classe i supporter… Una splendida sinergia nel rapporto scuola – famiglia che ha sgombrato il campo da timori e incertezze ed ha reso meno complicata (non più facile!) la scelta di Francesco. Nonostante la quotidiana difficoltà legata al pendolarismo dal centro presilano di Sersale, ha saputo gestire in modo saggio e responsabile sia lo studio del IV che del V anno e il risultato finale parla da sé: una votazione di 100/100 agli Esami di stato! Subito dopo, ha brillantemente superato i test al Politecnico di Torino. In tutto questo c’è una tale passione, una tale forza delle idee che ci riconcilia con un concetto che a molti apparirà banale ma è ancora valido: la scuola rimane, nonostante ogni critica, una palestra di vita.